Un museo “sulla strada”.

Un paio di settimane fa, sentendomi terribilmente in colpa per non averlo ancora visitato (pur avendo assistito inattiva alla specie di isteria collettiva che aveva coinciso con la sua inaugurazione), sono finalmente andata al Museo del Novecento, qui a Milano.

Ho scoperto un museo ben collegato alla “strada”. Visivamente, perchè dalle sue sale non si perde quasi mai di vista ciò che è il meraviglioso “intorno”: piazza Duomo. Socialmente, perchè gli studenti come me, ed in generale i ragazzi sotto i 25 anni… entrano gratuitamente.

Peccato solo per l’approccio museografico, che non mi è piaciuto (sale eccessivamente asettiche e grande spreco di spazio in favore di elementi decorativi o totalmente superflui, a mio avviso).  Oltretutto, le opere che più mi hanno colpita, non sono affatto quelle che ci si aspetterebbe: ho prestato poca attenzione agli onnipresenti futuristi ed al celebratissimo Fontana, concentrandomi più volentieri su un potente Scanavino ed un semplice Kounellis.

Blu, come il cielo sopra la città.

Blu è uno dei più famosi street artists italiani, al punto che, nel 2011, The Observer l’ha segnalato come uno dei dieci migliori “artisti di strada” in circolazione.

Fashion Against Aids 2012

Passeggiando per le vie del centro, ci si imbatte in un’esplosione di colori e stampe etno-chic ogni volta che si passa di fronte alla vetrina di uno store H&M che espone la nuova collezione “Fashion Against Aids”. Certo, solo i più temerari avranno il coraggio di indossare più di un capo della collezione nello stesso outfit, ma…

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